venerdì 15 maggio 2009

UNIVERSITA' CHIUSA? L'ONDA LA RIAPRE! NASCE IL BLOCK G8 BUILDING!




Con un atto censorio e autoritario il rettore Pelizzetti ha deciso ieri, in tarda serata, con il solo coinvolgimento di 3 baroni, di chiudere d'imperio la struttura universitaria di Palazzo Nuovo adducendo fantasmagorici allarmi-sicurezza e motivi di ordine pubblico.

Con un'arroganza che non ha precedenti la normale vita dell'università è stata sconvolta dalla disposizione di un novello quadrunvirato che ha deciso la chiusura - fino al prossimo mercoledì - della principale sede universitaria cittadina, già preparata dagli studenti dell'Onda come sede operativa della 3 giorni di discussione, dibattiti e mobilitazione contro l'insostenibile G8 dell'università.

Non si capisce perché un movimento che nell'autunno ha occupato per mesi, pacificamente, Palazzo Nuovo, dovrebbe costituire oggi un problema di "sicurezza " e "ordine pubblico". Crediamo invece che dietro la scelta di questi feudatari abituati a concepire l'università come un proprio esclusivo dominio ci sia invece la scelta politica di ostacolare lo svolgimento di una 3 giorni che si annuncia ricca di partecipazione confronto e sviluppo di un ragionamento a tutto tondo su cosa sia l'università oggi e su come invece potrebbe definirsi nel futuro, in accordo coi nostri bisogni e desideri.

Paradossale che ad arrecare fastidio sia stata invece questa decisione arbitraria e profondamente anti-democratica del rettore. Non è stato un bello spettacolo vedere questa mattina centinaia di studenti e docenti ignari, sotto una pioggia battente, trattati come nullità cui non è stata neanche comunicata la decisione. Un bell'esempio di quale considerazione abbiano i vertici dell'Accademia per i loro "sottoposti".
Un rettore che ha sempre sbandierato ai quattro venti la volontà di garantire spazi e possibilità di espressione democratica dentro l'ateneo, si rende così responsabile di un gravissimo ed irricevibile provvedimento liberticida e di chiusura di spazi che abbiamo sempre vissuto ed attraversato come aperti, liberi e plurali di discussione, confronto e cooperazione collettiva.

L'Onda ha però scelto di non accettare né divieti né imposizioni. Fin dal mattino abbiamo espresso tutta la nostra indignazione ed il nostro dissenso assieme a quei lavoratori che ieri si son visti recapitare un'inspiegabile mail di convocazione per "svolgere altrimenti le proprie mansioni lavorative".
Da Palazzo nuovo ci siamo dunque recati in Rettorato per chiedere spiegazioni su una decisione così dura e gravida di conseguenze.
Dapprima siamo rimasti arbitrariamente divisi dalle forze dell'ordine - chi dentro chi fuori il rettorato. All'esterno abbiamo quindi riattivato una pratica che tanto ci aveva contraddistinto nei mesi autunnali, bloccando per oltre un'ora e mezza via Po. Il Rettore ha quindi promesso un incontro - mai avvenuto- di ridiscussione sulle scelte prese. Scavalcando ancora una volta tutto e tutti ha quindi comunicato a mezzo stampa la sua decisione irrevocabile di chiusura ed indisponibilità verso gli studenti ed i lavoratori che l'Università la fanno vivere.

La risposta dell'Onda non si è fatta attendere, mettendo in pratica l'esempio mostratoci in questi mesi dalle lotte degli operai francesi: "Il rettore chiude l'Università, gli studenti sequestrano il rettore". Questa scritta è stata la firma lasciata dall'Onda sull'ufficio del rettorato dopo averlo incatenato e barricato. Abbiamo quindi deciso di riprenderci quello che ci è stato tolto occupando la Palazzina Aldo Moro (vicina a Palazzo Nuovo) che da questo momento abbiamo ribattezzato "Block G8 Building".

Gli studenti dell'onda si sono mobilitati per garantire gli eventi in programma, riallestendo il BG8B e garantendo gli spazi per il concerto degli "Assalti Frontali" di questa sera alle ore 22.00, il dormitorio, un'aula per lo svolgimento delle conferenze ed un media center. Confermando, quindi, anche gli arrivi degli studenti italiani ed europei previsti per i prossimi giorni.

La notizia non si è fatta attendere e, come dall'arco scocca, è volata di bocca in bocca: gli studenti dell'onda di Roma hanno occupato con un blitz la sede del Crui per chiedere conto al suo Presidente dei fatti gravissimi accaduti questa mattina qui a Torino.

Da domani e fino a martedì saremo più che mai presenti e attivi in questa città, attraversando gli spazi e i tempi di un evento che non ci appartiene e che, come dimostrano questi fatti, è pensato, voluto e organizzato contro di noi. Saremo al mattino a finaco dei lavoratori Fiom in mobilitazione ed il pomeriggio al gay Pride regionale. Soprattutto, non perderemo occasione per contestare e bloccare il vlostro insostenibile G8 dell'università.


L'Onda non si può arginare!
L'Onda non vi sostiene, vi travolge!
________

Rete contro il G8_Onda Anomala Torino

Nessun commento:

Posta un commento