Obiettivo del vertice sarà quello di produrre, sulla base della neutralità e dell’oggettività del sapere dell’Università, proposte e consigli da portare ai grandi della terra al G8 che si terrà all’Aquila. Ma noi tutti sappiamo qual’è il vero ruolo del sapere che viene trasmesso; sappiamo che i nostri magnifici rettori sono coloro che hanno dato vita all’Aquis, sono coloro che anziché parlare di Università come bene comune, mettono il sapere al servizio delle aziende e del profitto. Esempio di questo è l' “Incubatore Start Cube”, progetto di scambio tra imprese e Università di Padova che nel 2006 ha regalato il sapere prodotto dagli studenti all'aeronautica militare italiana, fornendo gli apporti tecnologici ai bombardieri F104 utilizzati nelle zone di guerra, in contrasto con l’art.1 dello Statuto d’Ateneo.
Da tempo ormai assistiamo al tentativo di normalizzare ogni spazio critico all’interno delle università, trasformate in ambienti dove lo studente viene continuamente controllato con badge e telecamere, piegato ai criteri del mercato, educato alla precarietà esistenziale e ad interiorizzare norme e convenzioni sociali perché non ci sia più bisogno di reprimere il dissenso, dato che non rimarrà alcun dissenso da reprimere. Vogliono educarci giorno dopo giorno a ingurgitare nozioni che dovremo poi ripetere tali e quali il giorno dell’esame, senza possibilità di un’analisi critica e allo stesso tempo, a Padova, si nega l’attribuzione dei crediti ai seminari di autoformazione.
L'Aquis afferma di investire sulla qualità e poi valuta quest’ultima sulla base di criteri aziendalistici e di “ottimizzazione delle risorse”, costringendo moltissimi giovani ricercatori alla sottoccupazione e alla mercificazione della loro intelligenza all’interno delle aziende private.
La vera sostenibilità la costruiamo noi.
Noi la crisi non la paghiamo!!
Onda Anomala Padova
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