domenica 3 maggio 2009

Contro l'insostenibile g8 dell'università


CONTRO L’INSOSTENIBILE G8 DELL’UNIVERSITA’

Il 17 18 e 19 maggio si terrà a Torino il G8 University Summit, a cui parteciperanno i rettori ed i presidenti degli atenei degli stati membri del G8, insieme a quelli di molti altri paesi del mondo.
L’incontro, promosso dalla CRUI, si propone come interlocutore diretto dei capi di governo e di stato che si riunirà in Sardegna (o probabilmente a L’Aquila) quest’estate ed ha l’obiettivo di consigliare i “grandi del mondo” sui problemi dell’umanità e del pianeta, confidando sul presunto carattere “neutrale e oggettivo” del sapere prodotto dalle università.
Sappiamo tutti come il G8 abbia rappresentato nel corso dei decenni un’istituzione cardine dell’ordine neoliberista oggi evidentemente in crisi. Non ci sembra quindi credibile che a proporre soluzioni per arginare gli effetti della crisi in atto siano gli stessi soggetti che l’hanno prodotta e a doverne subire i costi sociali ed economici, sempre più insostenibili, siano invece proprio coloro (studenti, lavoratori, movimenti in difesa del territorio e dei beni comuni) che restano esclusi dai processi decisionali.
Il G8 universitario si presenta come diretto interlocutore dei capi di governo e di stato, mirando ad affermare un modello di università che risponde a specifiche esigenze di mercato e di profitto. L’ottica oramai consolidata, avviata già dal processo di Bologna, è quella che seleziona nell’offerta didattica solamente i saperi spendibili dalle imprese; ne è diretta conseguenza un impoverimento della formazione e della ricerca a discapito di chi attraversa l’università.
E’ la stessa forma di mercificazione che si applica a tutti i “beni comuni”, dal territorio ai servizi, la stessa espropriazione che l’attuale modello di sviluppo continua a perpetrare imponendo privatizzazioni e grandi opere ai danni di chi realmente produce la ricchezza sociale.
La critica ai processi di trasformazione che investono l’università vuole partire da un discorso sulla crisi globale considerando come i governi ne scarichino le responsabilità dirottando gli effetti. Crediamo che questa critica riguardi tutti coloro che pagano i costi di questa crisi e non si riconoscono negli interessi dei suoi responsabili.
Con questo appello vi invitiamo a partecipare alla tre giorni di mobilitazione, che culminerà il 19 maggio in una manifestazione nazionale che, come studenti dell’Onda, stiamo costruendo assieme a tutte le realtà dell’università, della scuola, del mondo del lavoro ed a chi, come i No Tav, i No dal Molin e il movimento antinucleare, difende il proprio territorio dalle nocività.


CONTRO IL G8 DELL’UNIVERSITA’,
L’ONDA NON VI SOSTIENE, VI TRAVOLGE!


Per adesioni: retecontrog8@gmail.com
Per info consultare: ondanog8.blogspot.com

Rete contro il G8 Torino

1 commento:

  1. COMUNICATO STAMPA

    G8 UNIVERSITY SUMMIT 2009: I RETTORI SI CELEBRANO
    NOI DENUNCIAMO LA CRISI DELL'UNIVERSITÀ

    RDB-CUB ADERISCE ALL'ANTI G8 DELL'UNIVERSITÀ ED ORGANIZZA ASSEMBLEA-DIBATTITO


    Torino, lunedì 18 maggio - ore 13
    Centro didattica della Facoltà di Medicina, Aule di Fisiologia
    C.so Massimo d’Azeglio, 50


    Tra il 17 e il 19 maggio si terrà a Torino G8 University Summit 2009, promosso dalla Conferenza dei Rettori Italiani (CRUI). In tale occasione la RdB-CUB Università, aderendo alle iniziative anti G8, ha organizzato un’assemblea-dibattito, aperta a tutte le componenti universitarie, dal titolo “La crisi dell'Università nella competizione globale”.

    L’incontro intende denunciare le scelte disastrose dei Rettori e quelle del Governo, ed aprire un dibattito sul come contribuire a disegnare e rilanciare un progetto di Università della società e per la società, alternativo a quello di privatizzazione e/o smantellamento.
    Interverranno:
    Roberto Burlando, Università degli Studi di Torino; Giorgio Faraggiana, Politecnico di Torino; Orazio Maccarone della Direzione nazionale RdB-CUB Università; Andrea Merlon, INRIM Torino, USI/RdB Ricerca; una rappresentanza studentesca dell’Onda; Luciano Vasapollo,
    Università degli Studi La Sapienza, Roma.

    “Abbiamo aderito all’anti-G8 perché viviamo una Università molto diversa da quella che i Rettori descrivono”, spiega Pietro Di Gennaro, della Direzione nazionale RdB-CUB Pubblico Impiego. “Siamo in un’Università in via di dismissione, dove disagio e precarietà interessano tutti: gli studenti, che a una formazione sempre meno qualificata ma sempre più costosa devono aggiungere un futuro di precarietà; i docenti, il cui status e la cui libertà viene rimessa a valutazioni economicistiche della didattica e della ricerca; il personale tecnico amministrativo, la cui unica certezza sono i salari da fame e la precarietà galoppante dei rapporti di lavoro. Interessa infine la società, che ormai vive l'Università come uno spreco di risorse e non più come uno strumento di promozione culturale, civile, scientifico, sociale ed anche economico”.
    “Le strategie neoliberiste, perseguite in nome dell’autonomia dai rettori degli Atenei italiani negli ultimi 20 anni - prosegue Di Gennaro - sono il fondamento della crisi del sistema universitario nazionale. Siamo convinti che l’ente di diritto privato CRUI ne sia pienamente responsabile, avendo scambiato il suo riconoscimento istituzionale con l’applicazione di tutti i provvedimenti governativi tesi a destituire l’Università pubblica: tagli dei finanziamenti, competizione tra Atenei, Fondazioni e privatizzazione. Per questo invitiamo tutte le componenti universitarie a partecipare alla nostra iniziativa, per tradurre in proposte pratiche lo slogan Noi la vostra crisi non la vogliamo pagare”, conclude il dirigente RdB-CUB.

    Torino, 13 maggio 2009

    www.rdbcub.it

    www.universita.rdbcub.it

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